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| Ah avrei voluto aprirlo io. Sono appassionato. I robots non più come difensori del bene oppure come macchine da guerra... ma semplicemente come utensili la cui presenza è accettata dai cittadini di Tokyo ogni santo giorno. Pensate l'originalità dell'idea... quando alcuni criminali usano i Labor anche per azioni criminose, nasce la Polizia Patrol Labor, per combattere questo tipo di crimine. I due Labor protagonisti sono messi lì come versione migliore dei vecchi, gli scimmieschi Asuka... e pocodopo arriveranno le versioni ancora migliorate chiamate tipo Zero o Peacemaker. I due piloti sono degli antieroi, una ragazzina, Noa Izumi, un po' infantile ma abbastanza intelligente che fa perfetta intesa con il supporto tecnico dell'unità Asuma Shinoara... l'altro pilota, Isao Ota, maniaco della guerra e delle armi pesanti, una specie di Tuckleberry degli anime che finisce sempre per distruggere il proprio robot. Non aspettatevi guerre fantascientifiche e nemici alieni, il robot qui presente può essere in una puntata sfondo di una vicenda da sitcom, in un'altra una semplice arma per sventare un colpo di stato. Un plauso per il realismo e insieme la perfezione di un personaggio come il Capitano Goto, imbambolato in apparenza ma dotato di un'intelligenza pungente e di un passato oscuro dall'altra (l'autore del colpo di stato pare avesse contatti con lui all'università). Eccovi un bell'Ingram, il protagonista della serie: Edited by Ryoga_BDN - 21/6/2009, 14:55
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