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| Lo ricordate? Chi più chi meno ci giocammo una decina di anni fa, un'epoca davvero lontana a ripensarci oggi. Non descriverò l'ambientazione e la meccanica di gioco, quella la trovate da voi su internet. Voglio ricordare più che altro le partite, quell'emozione nel creare la scheda, quella rilassante musica di sottofondo, quel passaggio dal giorno alla notte, quel particolare metodo di gioco in soggettiva in cui magia ed ermi si alternavano egregiamente. Devo dire che al tempo mi piacque molto. Me lo regalò un amico che ne parlava sin troppo spesso, anche se ero scettico in merito. Installai il disco e capii subito le potenzialità di Morrowind. Non so quante ore ho trascorso nel fare le missioni, aumentando la potenza del personaggio dal quel sempliciotto disarmato delle prime battute al valente guerriero errante dopo qualche ora di gioco e l'adesione ad una gilda. Il realismo e lo sviluppo erano notevoli: equipaggiamenti da riparare, abiti da cambiare, pozioni da sintetizzare. Sembrava un mondo così vasto da non finire mai. Effettivamente il gioco non l'ho mai completato, ma ammetto che ho trascorso molte ore a farlo, appassionandomi moltissimo.
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