Voglio dire una cosa importante:
Sono anni ed anni che ho rinnegato Dylan Dog. L'ho rinnegato perché nonostante sia stato una passione importante nella mia adolescenza, ero stufo dei fumetti perpetui e della ripetitività schematica che caratterizza il genere horror da una certa epoca in poi. Anche alcune persone attorno a me lo hanno fatto, anche perché oggi va di moda (non sempre a torto) esser critici verso il protagonista. Immaturo, infantile, depresso. E' vero. Tutto questo è vero. Difatti sono pensieri che condivido.
Ma non si può, in nessun modo, fare come non sia mai esistito.
Forse ci siamo dimenticati una parte importante del nostro passato adolescenziale.
Tipo... che i nostri genitori negli anni '80 non ci lasciavano andare così facilmente al cinema? Che eravamo tutti appassionati di Horror, ma gli unici films li potevamo centellinare in TV fuori orario... quando eravamo fuori controllo da genitori e/o fratelli maggiori che per una sera non monopolizzavano la TV (cioè sì e no due volte l'anno)?
Beh per gli adolescenti che sono affascinati dall'Horror, ma non avevano nè soldi per il cinema ne tantomeno influenza sulla TV di casa, c'era Dylan Dog.
Ci siamo davvero dimenticati tutto questo? Per questo non ci diamo peso, vero? Peccato mortale!
Le avventure erano molto similari a quelle dei vari "Shining", "Non Aprite Quella Porta", ecc. e qui la polemica: Sclavi, sei un copione! Sì, come no... ma bisogna saper copiare. Ispirarsi, direi, più che copiare. Quelle avventure, quelle dei primi 10 anni, avevano una ragione di essere in edicola, altrimenti mi spiegate il perché di un grandissimo successo (costante nel tempo e secondo solo a Tex) nelle edicole, nascendo nel 1986 in piena, ennesima "crisi" del fumetto italiano? Spiacente, ma se anche Umberto Eco leggeva Dylan Dog, allora una ragion d'essere che gli permettesse di esistere, ed essere addirittura considerato "arte", c'é. No, più di una ragione, se gli adolescenti di ieri sono gli adulti di oggi, e ricordano di essersi intrattenuti con Dylan Dog. Questa è la realtà. Non si può cambiarla di certo. E poi, i "copioni" disonesti nascondevano sempre le loro fonti di ispirazione. La Bonelli invece faceva opera di pura informazione su tutte le fonti di ispirazione, vista la quantità di "Almanacchi" e di "volumetti delle varie enciclopedie allegati agli speciali annuali" che faceva già allora e che tutt'ora fa (oggi si chiamano "Magazine" e non più "Almanacchi" ma è solo un termine). E con l'Almanacco della Paura e l'Enciclopedia dell'Orrore conoscevamo il genere Horror a fondo, in ogni suo aspetto, letterario, cinematografico e televisivo (anche musicale, perciò noi tutti ascoltavamo parecchia musica Metal). Per un adolescente di allora, la cultura Horror senza entrare nei cinema o comprare libri passa attraverso questi Almanacchi e questi volumi dell'Enciclopedia (terzo volumetto: il cinema Horror dalla A alla Z). Pensate quanto eravamo fortunati a leggere Dylan Dog e le sue pubblicazioni.
Sono anni ed anni che ho provato a rinnegare Dylan Dog. Ma mi sono reso conto che non posso farlo. E come me, tanti.
Ed ora... il presente.
Capita a tutti il blocco dello scrittore. Sclavi è un borderline, e se decide di ritirarsi a vita privata, smettendo di scrivere, bisogna rispettarlo. Però, il suo fumetto, di proprietà della casa editrice, può continuare. Ci saranno altri autori/sceneggiatori. Ma il curatore della serie cambia. E non è tutto per il meglio.
Può starci una moltiplicazione delle timelines a seconda delle varie pubblicazioni: Bloch in pensione nella serie principale mensile, il maxi che racconta vicende anni'80 "mancanti" con il titolo "Old Boy"... ma sarà meglio stendere un velo pietoso sul ciclo, per fortuna breve, pubblicato negli speciali annuali dal 2015... e già terminato per l'insuccesso clamoroso che ha avuto. "Il Pianeta Dei Morti". Un futuro alla Walking Dead? Non vi pare di copiare troppo? Soprattutto perché tanto il fumetto e la serie TV "Walking Dead" si allungano e diventano sempre più ridicoli essi stessi? Un mondo del futuro con Dylan Dog brizzolato (e per questo a volte più mostruoso degli zombies), con Groucho zombizzato, e la squadra di Scotland Yard anti-zombi... di cui Dylan è ispettore, e la divisa sapete qual'é? La camicia rossa fuori dai jeans e la giacca nera armani. Gli agenti che hanno i volti dei disegnatori e sceneggiatori... perfino Sclavi fa una comparsata. Prendiamolo come "divertissement" questo per carità... ma in sostanza?
Oddio... da moltissimi anni prima di "Walking Dead" i lettori di DD avevamo già percepito sul numero 25 "Morgana" uno zombie-holocaust futuro possibile: quello con le oasi degli immemori "che si drogano per dimenticare (e quando dimenticano un po' troppo tornano come niente nel mondo fuori delle oasi e si stupiscono del cambiamento), e non si sa più chi tra zombi e immemori sia realmente vivo e chi sia realmente morto". Beh il ciclo del pianeta dei morti si basa su questo. Ma qui Dylan Dog è divorato dai sensi di colpa negativi, e non si sa più se l'orrore sia esteriore o interiore al personaggio!
Sapete una cosa? L'orrore si nasconde già in città come la nostra, in nazioni come la nostra. Inutile che facciamo finta di non vederlo. E' la vita reale l'orrore, o almeno parte della vita reale. A volte mi diverto a trovare analogie tra ciò che si cerca di dire in un prodotto artistico e la realtà fisica che ci circonda. Ma non questa volta. Dylan è sempre stato un po' tendente alla depressione, alla malinconia cronica, ma io stavolta me ne distacco. Non voglio più stare a contatto con gli orrori quotidiani di un futuro catastrofico filtrato attraverso la visuale di questo personaggio. Che non è cambiato e non cambierà mai... ma almeno in questo ciclo è riuscito a diventare la parodia di se stesso (e per fortuna non per colpa di Sclavi, che questo ciclo non lo ha mai visto neppure con il cannocchiale).
Per fortuna, più gente la pensa come me, decretando, almeno a quanto ne so, la fine prematura di questo ciclo simil-zombi-holocaust.
Di solito gli albi a fumetti che non conservo li vendo o li do in permuta come usato. Questo speciale annuale del 2015 l'ho proprio stracciato e gettato via.
Non provateci più.