Tokyo2040

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Ryoga_BDN
view post Posted on 17/8/2009, 17:07 by: Ryoga_BDN
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RACCONTO D'INVERNO
di Leonardo Bonetti
Anno di pubblicazione: 2008
Genere: Filosofico/Gotico



Un altro romanzo che ho appena terminato di leggere, opera del caro e affabile Leonardo Bonetti, bassista/cantante degli Arpia, gruppo con cui ha anche messo in musica il suo stesso romanzo.
Fortemente debitore del "Racconto d'Autunno" di Tommaso Landolfi, il libro si dipana, con non poca suspence nella gran quantità di descrizioni degli interni, in uno scenario dominato da una guerra civile, laddove uno sbandato brigante si ritrova a fuggire alle persecuzioni politiche, e si ritrova in un posto isolato, una faggeta antichissima situata in un catino di scoscese montagne, vicino al confine che vorrebbe passare quanto prima.
Egli incontra un giovane mite e gentile, che si offre per fargli da guida, e che vive in una casa antica e diroccata a ridosso della parete rocciosa.
Il romanzo narrato in prima persona dal protagonista, narra la violenta storia di una persona che cerca di fuggire dalla realtà dura e deprimente del suo paese, e si ritrova, all'interno di quella casa, in una realtà del tutto diversa, dove un'inquietante presenza incombe anche se non fisicamente sulla morale, le emozioni e gli incubi del protagonista... che deciderà di restare nella casa per cercare le risposte alle tante domande che lo attanagliano, sul fatto di come sia familiare quella stessa casa, e su chi sia lei, la sorella della guida, che tanto in maniera metafisica incombe sul protagonista, e da lui tanto agognata da (re)incontrare per (ri)vederla e rievocare un passato dimenticato e forse inesistente.
La questione filosofica del romanzo è tutta in un gioco di assenza/presenza, mediazione lui/lei in cui lo sbandato narratore si trova in prima persona... fino agli ultimi capitoli, in cui effettivamente quando la presenza si rivela, il narratore stenterà a riconoscere la realtà dal sogno, il mondo materiale da quello degli spiriti.
Tutto raccontato seguendo il particolare dettame secondo il quale le emozioni forti contano più degli elementi soprannaturali (che sono sempre appena appena accennati), il romanzo ti spinge a rincorrere gli ultimi capitoli e il finale, con una certa curiosità forsennata. L'atmosfera pseudo-gotica fa il resto. Lo consiglio, ma non a tutti. E' colmo di elementi di letteratura di livello piuttosto elevato, non credo possa essere apprezzato da una moltitudine di persone appassionate esclusivamente di letteratura di settore.
 
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23 replies since 21/6/2009, 10:13   791 views
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