Tokyo2040

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Ryoga_BDN
view post Posted on 25/6/2009, 00:12 by: Ryoga_BDN
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IL SEGNO DEL COMANDO
di Giuseppe D'Agata
Anno di pubblicazione: 1971
Genere: Mistery



Din don, din don, amore...
Cento campane stanno a dì de no...
Ma tu, ma tu, amore mio,
Se m'hai lasciato ancora nun lo dì
Oh no, nun lo dì, nun parlà
Sei 'na donna o 'na strega chissà...
Me basta 'na speranza:
La speranza de quer sì.


Il libro che mi accingo a recensire è proprio quello da cui è stato tratto l'omonimo sceneggiato televisivo RAI del 1971 interpretato da Ugo Pagliai e Carla Gravina.
Una vicenda "gotica" inusualmente ambientata nella Roma bene, dove una sottile cospirazione pare attanagliare il protagonista, Edward Foster, professore inglese di letteratura in trasferta nella città eterna per presenziare una conferenza sul grande poeta Byron, ma che suo malgrado fin dalla prima sera romana si vede attratto e sconquassato da una misteriosa ragazza di nome Lucia, che pare uscita da un tempo passato, ed è la modella del pittore Marco Tagliaferri, il quale tramite una lettera ha richiesto urgentemente la presenza di Foster a Roma per indurlo all'indagine in alcuni misteri di cui la città eterna sembra impregnata dalla notte dei tempi. Lucia appare e scompare come fosse un fantasma, Foster scoprirà che Tagliaferri è morto da un secolo, ed altri personaggi più o meno loschi paiono gravitare attorno allo studioso. Tra morti misteriose e sogni arcani quanto inquietanti Foster verrà aiutato dall'ambasciatore inglese Lester Sullivan a dipanare lo strano mistero metafisico che pare legare lui a Tagliaferri e all'orafo Ilario Brandani, vissuto due secoli prima e creatore del misterioso e potente "Segno del Comando", sullo sfondo dei più bei luoghi archeologici del passato della nostra Roma, dove le indagini si svolgono. Visioni da incubo, coincidenze diaboliche e un amore sopravvissuto per secoli fanno di questa vicenda un qualcosa di unico. Un romanzo dichiaratamente "gotico" ambientato nella città eterna. Vi consiglio vivamente di andare a cercare il libro (ripubblicato pochi anni fa nella collana Newton economica) prima di guardare lo sceneggiato. Infatti il libro svela anche più sottigliezze a proposito della vicenda, e lo stile impeccabile nelle descrizioni e scorrevole ma mai banale di D'agata fa il resto (anzi allo scrittore va un plauso per aver immortalato in un romanzo gotico i principali luoghi per cui Roma è famosa).
Per me un pezzo di cuore.
 
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