| Mi sono appena visto LA VESPA & LA REGINA (1998), di Antonello De Leo con Claudia Gerini. Un film che consiglio a Bugo per la tematica trattata. Renato, detto "Marlene", è il fondatore di una rivista a sfondo omosessuale chiamata "The Gay After" assieme ai suoi colleghi Francesco "Audrey" (Paolo Sassanelli), Luigi "Rita" (Dino Abbrescia) e Giuliano, detto "Doris". Insieme fanno "le Regine" in onore alle regine dello spettacolo. Ginevra (Claudia Gerini) invece suona il basso in un gruppo rock lesbico chiamato "LE FUCKING SISTERS" ed ha una storia tormentata con Elisa. Come se non bastasse, una butch chiamata Angelina, elettricista con la passione dei gigli, non fa che apparire dal nulla perché pazza di lei. I due si incontrano ad un matrimonio in Puglia e, per esigenze familiari, si fingono l'uno un macho tutto d'un pezzo, l'altra una ragazza molto femminile. Quando ritornano a Roma, succede un guaio: la nonna di Renato, malata, ha delle complicazioni e dev'essere portata in ospedale. Qui chiede al figlio di fare un giuramento solenne davanti anche alla Madonna: "prima che nonna mia muore, il formaggio sulla pasta lo voglio provare". Ossia, prima che mia nonna muore voglio provare com'è avere una relazione con l'altro sesso. Anche Ginevra ha questo desiderio, ma la sua è solo curiosità. Fatto sta che i due, però, si innamorano sul serio l'uno dell'altra e il loro amore scatena lo scandalo nei rispettivi amici. Una commedia alla rovescia che fa vedere come l'amore sia bello da qualunque angolo si veda, una divertente commedia degli equivoci in cui si intrecciano relazioni per poi arrivare al gran finale. C'è un cameo anche di Vladimiro Guadagno, Luxuria. Bugo, te lo devi vede!
Un altro film che ho visto, su consiglio del buon Rick GiaNASI, è TESTE RASATE (1993), per la regia di Antonello Fragasso e con Giulio Base e Gianmarco Tognazzi.
Roma. Marco (Gianmarco Tognazzi) è un ragazzo 22enne di oggi che passa le sue giornate tra il fancazzismo da competizione, lo stare con gli amici di sempre al baretto sotto casa e fare il filo a Zaira, una bella ragazza somala che lavora come colf presso una vicina. Un giorno, sull'autobus, uno zingaro ubriaco comincia a tastare tutte le ragazze. Nessuno fa nulla per fermarlo, tranne un ragazzo dall'aria abbastanza spettrale e cupa, Saverio (Giulio Base), che lo tempesta di calci e pugni e lo fa scendere dall'autobus sanguinante. I due si scambiano un rapido sguardo. Marco è sorpreso da quel ragazzo così cupo e vuole saperne di più. Fino al giorno in cui i due si conoscono e così Marco scopre che Saverio è un naziskin, uno dei giovani nostalgici del nazismo che vuole attuare il piano di pulizia etnica: creare un mondo dove solo l'uomo bianco possa dominare sovrano, dove solo la razza ariana vivrà. Il ragazzo ha un forte carisma all'interno del gruppo e per questo viene soprannominato il Fuehrer, il leader, il comandante. L'influenza di Saverio su Marco è così potente che il ragazzo, alla fine, cederà e diverrà un naziskin pronto a credere in un "ideale", a menare le mani contro chi non è italiano e ciò gli porterà delle difficoltà verso tutti, dagli amici alla fidanzata Zaira. Saranno giorni terribili, quelli che seguiranno. Un tetro incubo di angoscia sempre crescente.
Da notare anche l'interpretazione di Flavio Bucci nel ruolo di Riccardo, un gioielliere ebreo che ha vissuto l'Olocausto ed ha conosciuto di persona gli orrori del Nazismo.
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