Amicizia, che valore gli date?

Si, la penso come te... perdonare è un nobile gesto. Può capitare che a volte per problemi personali e altre per circostanze che non si possono controllare le cose vadano diversamente da quanto ci si aspettava, ma si può rimediare parlandone assieme senza tenere le posizioni. Fatto è che bisogna trovare un punto di incontro e a volte un compromesso. Un legame è bello da vivere dedicandosi ad esso e non come ritaglio di tempo (altrimenti che amicizia è?). Credo che un'amicizia sia fatta di ricevere e dare nel medesimo modo, per quello che è possibile. Ci sono state persone che più volte ho provato a recuperare ma non si sono schiodate dal loro piccolo mondo (cosplay, foto... storie dette e ridette) ma dividere assieme hobby o ritrovare il rapporto che c'era è stato impossibile. Se ci si incontrasse per parlare ognuno del proprio mondo e tenere delle barriere è ridicolo, ma qui il discorso si fa lungo e lo abbiamo fatto tante volte quando uscivamo, ricordi? Comunque perdonare, ricostruire e valutare anche nuove strade è segno di maturità e da valore al gruppo. Crescere insieme...

Per l'amore è vero, ma sarebbe da parlarne in un topic specifico vista la vastità delle argomentazioni. Quella di "rubare" la fidanzata a un amico è una carognata.... soprattutto perchè si puo' evitare quando ci si accorge che si guardano le cose diversamente. La gente non ha rispetto di sè stessa e l'ipotetica ragazza è quella che è... tanta gente parla d'amore quando le fa comodo, ma se non ama sè stessa come può amare il prossimo? La superficialità non conosce limiti e l'egoismo anche. Se parliamo di onore, rispetto, amor proprio dovremmo riavvolgere il nastro a inizio secolo... oggi nessuno o pochi hanno dei valori e rispettano i sentimenti. La gente vive alla giornata mentendo a sè stessa e a chi ha accanto.

Già... ne abbiamo parlato tante volte durante le uscite, ma tanto chi avrebbe dovuto ascoltare non c'era.

Il discorso "Amicizia" è complicato da affrontare perchè ogni persona la interpreta come vuole (in quanto gli fa comodo o è dettata dalle circostanze come detto). E' chiaro che non voglio puntare il dito su come ognuno è poi libero di vivere i suoi sentimenti, ma dandogli un grande valore come l'esperienza mi ha insegnato la vedo in altri modi. So che l'età dell'adolescenza e della pre-maturità (che oggi come oggi arriva anche a 28-30 anni) vuole dare all'individuo la sua libertà: libertà di fare esperienze e non "fossilizzarsi" solamente su una cosa, libertà di farsi i propri comodi, libertà di poter sbagliare quando e come vuole, libertà di dedicarsi agli "amici" solo finchè non ci sono problemi (e tanti saluti all'ultimo atto che non dovrebbe mai valere l'intera opera), ma si dimentica un aspetto fondamentale: il futuro.

In questi 11 anni che il gruppo esiste ne ho viste anche troppe... e più volte avrei potuto e dovuto "fuggire" come altri hanno fatto a loro volta (sfigo-cosplayers e affini, tanto sappiamo chi sono no?). Ho preferito però farmi le ossa, lottando per quello in cui credevo e soprattutto per coloro che avevo accanto... per guardare al futuro. E ora siamo a questo futuro. Dissapori ce ne sono stati e ce ne saranno, ma mettendo da parte l'orgoglio ho imparato a conoscere e conoscermi, maturando per quello che ho visto e cambiando in alcuni aspetti perchè è giusto adattarsi agli altri. Quel che ne ho ottenuto è un gran numero di persone con cui uscire, cazzeggiare, parlare di cose serie e soprattutto vivere giorno per giorno verso un domani (non alla giornata). Anche fosse stato uno solo ne sarebbe comunque valsa la pena... un amico è già raro nella vita.

A un amico cerco di dare il massimo e mi aspetto lo stesso... Se ci sono problemi se ne parla, si affrontano guardando al bene comune, ma poi si lavora assieme per un "NOI" e non per un "IO". I ragazzi di oggi (e purtroppo tanti adulti) non sanno affrontare le difficoltà, ma cosa più importante non danno fiducia alle persone che scelgono quali amici e si chiudono nel loro mondo. Credo che un amico debba andare oltre, anche perchè la vita è breve e pentirsi delle scelte avviene di continuo.

Tante e tante volte ho già cercato di recuperare amici che si erano persi nella vacanza di un anno a farsi i cavoli loro, oppure perchè stavano con una cretinetta di turno che gli faceva ricatti e il lavaggio del cervello. Non mi pento di aver lasciato da parte l'orgoglio ed aver dato loro e a me stesso la possibilità di ricominciare perchè abbiamo imparato assieme la lezione. Una cosa è certa: ricominciare significa non rifare gli stessi errori di mettere l'io davanti a tutto il resto. Quanto le persone si sono costruite assieme è il risultato di anni e non di momenti. Costruirsi assieme dei bellissimi ricordi e avere qualcosa di cui parlare è fondamentale in amicizia, se si tengono due o più mondi separati che amicizia è? Ricominciare da capo ogni volta con amici diversi non è la stessa cosa (e poi è contraddittorio parlare di amici sempre diversi, sarebbero più che altro definirli compagni di giochi, no?).

In breve in amicizia non ci si deve mai mettere su un piedistallo, non aver paura di dire "ho sbagliato" o "ho bisogno di te"... perchè un vero amico sa comprendere ed è lì a tendere la mano.