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| ZORRO, il mitico telefilm Disney che ci vedevamo noi tutti, figli della prima riforma RAI. La sigla era dello ZigZag Ensemble, con ritmo discomusic, ma ricalcata sulla sigla mariachi originale degli anni '50 cantata in inglese dai Mellowmen. Un piccolo bambino che sta imparando a parlare e ancora non sa bene le regole della grammatica, ecco cosa comprendeva.
"Furio con me, non c'è luna alle stelle" Decifrato in: "Buio com'è non c'è luna nè stelle"
Forse il cavallo nero di Zorro si chiamava Furia (sigla cantata da Mal)? No, si chiamava Tornado. Però, proprio quando iniziavano a cantare appariva Zorro sul cavallo nero. AH AH AH!
"mo' lo vedi, ma l'ascensooo(re)" Decifrato in: "Non lo vedi ma là c'è Zorro"
L'ultima sillaba omessa come il "parlapo'" di Gigi Proietti... assieme ci metti pure la ooooo molto stretta (non so se il cantante fosse Douglas, la pronuncia mi pareva molto similare), ed ecco che "là c'è Zorro" diventa "l'ascensoooo" ed io a casa mia avevo l'ascensore, che veniva "chiamato" (nel senso di nominato) molto spesso... qui si capisce che molti fraintendimenti di testi venivano liberamente interpretati dalla nostra fantasia secondo le cose che venivano nominate in casa più spesso. "Collovato" di Mazinga Z era similare: quanto gli sportivi di casa erano fanatici del grande Fulvio Collovati? AH AH AH!
"Zorro Zorro Zorroooo, ti menti cattivo ha pauraaa" Decifrato in: "Zorro Zorro Zorroooo, di te il cattivo ha paura"
"Zorro Zorro Zorroooo, la sua spada è aggiustizzia sicura" Decifrato in: "Zorro Zorro Zorroooo, la sua spada è giustizia sicura"
Quest'ultimo fraintendimento mi fa ancora ridere a crepapelle. A parte che non avevo mai sentito prima il vocabolo giustizia... Vedevo gli operai che "aggiustavano" come mi diceva mia madre, avvitavano, svitavano... mi immaginavo Zorro che con la punta della spada avvitava le viti con un colpo solo. ANCORA CI RIDO!
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