Storie dè Roma

Mi domandavo... Molti utenti di questo Forum sono romani, ma della nostra bella città parliamo ben poco. Lasciamo da parte gli eventi di cui noi stessi da tempo non ci interessiamo più, piuttosto raccontiamo di quelle piccole storie che fanno parte della nostra città, della quotidianità, di quanto magari vediamo affacciandoci semplicemente dalla nostra finestra.

Comincio io

Ve lo ricordate "il matto di piazza Barberini?"

Coi suoi discorsi, la teatralità dei movimenti, le gag, il modo di fare allietava i passanti. Stranieri o italiani che fossero aveva sempre uno spettacolo da regalare, un sorriso o uno sberleffo. Ricordo di averlo visto molte volte dall'autobus o quando per una visita didattica scolastica si passava da quelle parti. Il fu Remigio Leonardis se ne è andato il 17 ottobre del 2010, ma credo che nel suo piccolo resterà un'icona della nostra città

Se volete saperne di più andate qui:

Troverete la sua storia ben raccontata.

Conoscete Mister OK?

Il suo vero nome è Maurizio Palmulli ed è noto per il tuffo nel Tevere a Capodanno da ben 35 anni. Lo scorso anno aveva annunciato di ritirarsi ma alla stimatissima età di 61 anni il bagnino più noto di Roma ha voluto continuare la tradizione del tuffo da Ponte Cavour. Diversi anni fa ho assisitito ad un suo tuffo e mi piacerebbe tornare a vederlo. Ci vuole un coraggio da leone sia nel tuffarsi da quell'altezza che per le acque tanto gelide quanto inquinate. Un grande davvero!!!

Due grandi personaggi davvero!

L'Apetto di Barbanera
Personaggio simpatico e curioso che qualche volta ho incontrato viaggiando per le strade della Prenestina. Il suo Apetto è storico: modificato ad arte trasmette per radio e compie evoluzioni. Un personaggio della "vecchia guardia" che nel suo piccolo ha reso caratteristica la città (o meglio, il quartiere).

A proposito di curiosità: non so se avviene anche in altre città (di sicuro sì) ma qui a Roma molte persone ed altrettanti negozi lasciano gli addobbi di Natale tutto l'anno. Vicino casa di un amico sono due anni che su un terrazzo ci sono le lucine accese; il bello è che anche un apparatmento vicino espone le decorazioni di Natale da allora. In un negozio cinese lo scorso agosto ho trovato uno scaffale coi pezzi del presepe. L'altro ieri sul tetto di un centro commerciale faceva mostra di sè la sagoma di un presepe intagliata nel metallo, completamente arrugginita, ma stava ancora lì. Il negozio vicino casa ha esposti sulla tettoia esterna la Stella cometa ed un albero, anche se spenti. Un bar di Ottaviano ha le stesse decorazioni. Secondo voi è un caso particolare di svogliatezza o semplice nostalgia natalizia? Considerate che rientrando sulla Cassia una notte di pochi giorni fa ho visto altrettanti negozi e case con gli addobbi di Natale, ovviamente accesi e non parliamo di uno o due, ma sette o otto.

Sì, succede! Ho visto addobbi di Natale in diversi luoghi. Sarà nostalgia, non so cosa dire.

La Grattachecca

Conosciuta un pò ovunque, ma tipicamente romana è questa nota granita realizzata da ghiaccio tritato e sciroppo. Tipicamente viene venduta nei chioschi, durante le torride giornate estive. Il nome deriva dal tritare (gratta) un blocco di ghiaccio tipico (definito anche checca), ma la leggenda racconta che un tal venditore chiedeva alla moglie "Gratta, Checca!" (presumibilmente il suo nomignolo) ogni volta che arrivava un cliente. Certo è che è ottima e rinfrescante, ovunque venga comprata.

A proposito: il chiosco più antico, in attività dal 1923, si trova ovviamente a Roma e si chiama "Alla Fonte d'Oro". Ovviamente non sto facendo pubblicità, parliamo semplicemente di storia.