| Ne abbiamo già parlato, ma se penso che più della metà degli "amici" del passato andati hanno preso le distanze per invidie legate ai giochi di ruolo (per quanto non lo ammettano) oggi mi faccio una sonora risata. Riguardo le foto e mi accorgo che gite, pranzi, problemi affrontati e risolti, cosplay, viaggi, visite didattiche e quant'altro non bastavano davanti ad un "Mi dispiace, non puoi avere quell'equipaggiamento!", ma è difficile capire cosa passa per la testa alle persone in quel momento in cui, per una volta, dici NO o per quella volta non sei d'accordo con lui. Oggi conservo amicizie che valgono davvero, persone che superano non solo quel NO, ma anche problemi più grandi e importanti, qualora si verificano. E' evidente che allora la maturità aveva un concetto discordante dal comune significato, alla prima difficoltà tutto veniva cancellato. A poco serviva guardarsi indietro (ammesso che qualcuno conservi davvero dei ricordi del passato). Mi spiace se quella camionetta porta truppe ha allontanato Tizio, quel cavaliere che non ha potuto giocare la campagna ha fatto prendere le distanze a Caio e mi spiace anche che quella Power Suit ha fatto avere una crisi di nervi a Sempronio, ma quello era solamente un gioco, non la vita. Nella vita si parla, si risolve, si guarda indietro e soprattutto si prova a guardare avanti. Credo in persone che non fanno sempre "quello che vuoi tu" e non a quelli che ti danno sempre ragione, fingono di essere grandi amici e poi non pensano che a loro stessi (nel migliore dei casi). Comunque per certi aspetti l'invidia per un gioco è un toccasana: se basta quella per liberarsi di una persona che dell'amicizia ha un concetto che dura soltanto dal tramonto all'alba allora non viene per nuocere, al contrario ti libera di un grande peso. Ad ogni modo con molte persone del passato ero anch'io dell'idea di non frequentarle più, ma non per questioni di gioco, mi ero decisamente stancato di certi settori ossessivamente frequentati da loro e che li stavano deteriorando ogni giorno di più. Il problema è che persone che in fondo non mi piacevano le frequentavo per dargli una chance o perchè erano legati a qualcun altro degli amici di allora. Così sono andate le cose.
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