Amicizia, che valore gli date?

se ne parla spesso e male... oppure si definisce con massime o frasi fatte per sperarci più che crederci davvero.

Per voi che valore ha questa parola?
Che valore gli date?
Cosa dovrebbe o non dovrebbe fare un amico?

Prliamone assieme.

Hai ragione e condivido il tuo pensiero... tra di noi c'è stato infatti un periodo difficilissimo ma alla fine nonostante tutto se ne è parlato e si sono trovate risposta alle incomprnesioni e, cosa più importante, si sono ascoltate tutte le voci in merito alle difficoltà vissute. Se devo dirtela tutta sei stato il solo tra le comuni conoscenze che abbia avuto voglia di confrontarsi, di parlare, lì dove altri sono sempre scappati (in primis da loro stessi).

Ma il discorso è generale e come tale mi riferisco a coloro che in questi anni ho incontrato e che hanno dimostrato quanto l'orgoglio, fonte di presunzione e debolezza li abbia schiacciati e quanto l'immaturità li ha fossilizzati sulle loro disutibili scelte di vivere alla giornata e non guardare al futuro.

Orgoglio e ipocrisia sono un virus radicato in tante persone oggi e soffocano virtù che l'essere umano sa che esistono ma non vuole ascoltare (è più facile rifugiarsi in un piccolo mondo che vivere al 100% con persone accanto, prendendosene cura).

Quali sono allora gli aspetti che dovrebbero avere un gruppo di amici per coesistere?

Amor proprio (e qui se ne potrebbe parlare per delle ore)
Altruismo
Capacità di autoanalisi
Costanza nel rapporto
Saper affrontare i problemi e lasciarsi consigliare
Elasticità mentale più che fossilizzarsi
Saper mettere da parte l'ego
Mantenere la parola data
Fare scelte di gruppo per non ritrovarsi soli col tempo
Ricordare che l'ultimo atto non vale mai l'intera opera
Saper sostenere il proprio sguardo quando ci si specchia (e qui c'e tanto da dire)


Per fortuna di persone così ne conosco (prima tra tutte Valentina) o quantomeno si avvicinano a questa descrizione... e di questo ne sono felice.

Totalmente d'accordo... e poi sono anche per la maturità, ma tanto collegano questa parola solo a famiglia-lavoro.

Sarà... ma sarebbe da sentire l'opinione degli "amici" che furono

Sinceramente non vorrei affrontare il discorso per massime e bloccarlo sul nasere tanto per dire, quindi proseguo anche se a senso unico a quanto pare.

Per me si parla tanto di amicizia e ci si aspetta sempre qualcosa... ma è anche il momento di dare e di lottare per gli altri, per quello in cui si crede. E' facile dire la propria ma bisogna anche mettersi in ballo e vivere quello che si pensa anche coi fatti, imparando ad essere più versatili e cambiare punto di vista (quello vuol dire essere maturi e soprattutto saggi).

Le persone preferiscono illudersi che il loro piccolo mondo sia felice quando invece dura e durerà poco. E di quanta ipocrisia si circondano poi. Preferisco le certezze che coi fatti durano da anni e guardo ad invecchiare (che con lo spirito non avverrà mai) con persone che fanno altrettanto e hanno un senso di comunità più che di individualismo.

Vivere vuol dire divertirsi anche dalle piccole cose... e le piccole cose diventano un universo quando hai qualcuno con cui farle, chi dice il contrario è solo invidioso. Certo è che queste cose vanno divise con altri, mica come lo sfiga-cosplay. La serenità a la vita sono nel senso comune e non nel fare cento cose o una sola che esclude gli amici e che guarda solo ai propri interessi.

Amicizia è anche sapersi adattare... anzi scegliere spontaneamente di volersi adattare (io l'ho sempre fatto e ne sono fiero). Quando si stà assieme ci si diverte anche al baretto sotto casa (specie quando passa un gruppo di perdenti che non ha l'educazione di salutarti e gira la testa altrove per pippe mentali loro o perchè si sente speciale) e chi vuol capire capisca quanto si è ridotto male

Lascio l'orgoglio a chi ne ha bisogno... e mi dedico a chi merita la mia amicizia e quelli che ho avuto accanto in questi anni. A me piace la vita che faccio ma soprattutto ho tanti amici che da anni e coi fatti ci sono. certo di tanto in tanto qualcosa non va, ma la chiariamo e lottiamo assieme per sistemarla, di certo non molliamo tutto.

Questo per me è già il massimo... poi per gli altri non so.

Stiamo deviando dall'argomento principale descrivedo due parole diverse: amicizia e rispetto.

Mi riallaccio a quanto ho detto prima e vi dico quello che ufficialmente i dizionari identificano con la parola amicizia:

"Sentimento vivo e reciproco tra due o più persone"

E' dunque naturale soffermarsi sulla parola "due". Se si parla di rispetto si guarda all'individuo e non alla coppia... L'amicizia immagino dia per scontato il rispetto, ma deve essere reciproco e dunque di scelte comuni. E poi si va oltre... si parla di sentimenti, uno dei due aspetti fondamentali che diversifica l'uomo dalla bestia in senso morale.

Non lo dico io ma la definizione "vivo e reciproco".

Potremmo passare delle ore e dire quel che vogliamo sul significato di ogni singola parola che la lingua italiana descrive così bene, ma una cosa è certa... l'amicizia è un sentimento che si vive e come tale va coltivato e richiede dedizione verso le persone che lo provano, poi è chiaro che se ognuno ama dare la sua descrizione personale è libero di farlo, solo che non si stà parlando di amicizia ma di un'idea personale, una nuova definizione.

Per me l'amicizia è sacra perchè rende speciale quello che giorno per giorno facciamo, ne da un senso e guarda al domani.

Si, l'ho detto prima che da una parte è sott'intesa, ma tutttavia dovrebbe andare oltre.

Poi farò un esempio divertente nell'argomento cosplay