Posts written by Eroe dei GDR

Una Star tutta nostra se ne è andata l'11 Gennaio.

Peccato non aver trovato alcun ricordo in queste pagine.
Diamo importanza a persone mai conosciute, ma ci dimentichiamo dei nostri cari.

Maurizio, è questa la persona importante che intendevo.

Maurizio era il papà di Valentina; è volato in cielo per raggiungerla dopo una lunga malattia. Il mio ricordo va a lui per tanti momenti di condivisione, soprattutto i primi tempi in cui Valentina e io stavamo assieme, ma soprattutto voglio ricordarlo per ciò che ha fatto e non ho mai potuto ringraziarlo:
Dare vita a Valentina.

Scrittori, cantanti, attori, possono essere personaggi importanti del nostro passato, ma lasciano il tempo che trovano, ricordati solo per la loro morte, ma Maurizio mi ha permesso di vivere ben 10.615 giorni di pura poesia, di vita vera, accanto alla persona più straordinaria che abbia mai conosciuto.

Nessun personaggio famoso, mi spiace, ha realizzato altrettante opere importanti, quanti i giorni che ho avuto il privilegio di condividere con Valentina.

Grazie, Maurizio.

Quanto è facile dimenticare una persona, ma è anche peggio sapere che c'è ancora, ma non si vuole mantenere vivo il suo ricordo.

Perchè?

Eppure a lei tutti noi dobbiamo tutto, persino la "vita" attuale.

C'era un tempo in cui scrivevamo in queste pagine tutti i giorni, o almeno durante le ricorrenze.
C'era un tempo in cui andavamo assieme al cimitero; ora i fiori li portiamo solo io, la famiglia e i veri amici che ha avuto (Alessio primo tra tutti).
C'era un tempo in cui si faceva una colazione per lei, nel giorno 8 di ogni mese.
C'era un tempo in cui ci radunavamo per vedere un film per lei o fare una gita per ricordarla.

E ci fu anche il tempo per molte promesse, ora dimenticate o volutamente ignorate.
Promesse di giocare ancora assieme... e le promesse in punto di morte vanno mantenute.
Promesse di vederci ancora, di non perderci, ma due persone hanno scelto di allontanarsi senza una valida ragione e per lei erano come fratelli.
Che ingratitudine, io non ho parole.
Ci furono persino i giorni in cui ci mandavamo foto, pensieri, telefonate.
Lei era viva.

Ma tutto è finito... dimenticato.

A chi ha rimosso tutto voglio ricordare che il tempo della malattia, della dimenticanza, della morte (so che questa parola fa paura, ma esiste) arriva per tutti.
Mi domando quando altri seguiranno il suo destino se avranno piacere a essere dimenticati a loro volta.

Non si parla di scrivere sul forum, ma fare i conti con la nostra coscienza, per chi ne ha ancora.

Trascorrono i giorni...
Dimenticata dagli amici, dimenticata da molti parenti.
Non un fiore saulla sua tomba che non sia il mio o della famiglia più stretta... e tutto questo perchè chi conosceva si è nascosto dietro le proprie esigenze, i capricci, realtà davvero discutibili.
Realtà che li hanno portati a dimenticare che ciò che hanno è merito di Valentina.
E' facile voltarsi dall'altra parte.
E' facile dimenticare chi non può più difendersi o replicare, dare a lei le colpe del mondo "brutto e cattivo".

E' facile essere morti anche da vivi.

Stavo per scrivere di ieri. Una solitudine tra la folla, con "amici" che parlavano di cibo, di cani e gatti... Tutto normale, la vita di ogni giorno è quella. Non biasimo nessuno. Ciò che non riescono a capire però è che lei quella normalità non potrà più viverla. Ed eccomi lì, che mi siedo senza parlare, senza avere nulla da dire (non che, a parte te, qualcuno si sia preoccupato di coinvolgermi, parlare d'altro, qualcosa di sensato). Un film noioso o quanto meno che non mi coinvolge più, che forse non mi ha mai coinvolto, ma è sempre meglio che stare da solo a casa. Durerà molto questa storia? Spero di raggiungerla quanto prima.

Io mi sento ormai perso... le parole non servono a nulla, chi le pronuncia poi guarda altrove, non è più con lei. Tutti vanno avanti esattamente come prima, mentre io, anche se lo volessi, tornerò comunque in una casa vuota dove la sua stanza pullula di ricordi e di una vita lasciata a metà.
Continuo a non vedere alternative, frequentando persone che, per quanto glielo spieghi, non hanno capito il problema.
Amicizia al posto dell'Amore, qui non siamo al supermercato, ragazzi miei.
Quanto potrò continuare a sorridere a tutti, vivendo praticamente di niente? Continuando a mentire per fare tutti contenti e coionati?
Lei non c'è più. Questo non è ben chiaro alle persone che vivono senza vivere davvero.

Sogno che è viva, che la malattia era solamente un incubo... Tutto così reale, quasi ogni giorno, fin quando poi mi sveglio e devo affrontare la difficile realtà, fatta solamente di indifferenza.

Domenica a Ostia mi è mancato percorrere quelle strade assieme a Tina, della quale nessuno sa ancora nulla, in pochi forse l'avrebbero ricordata.
Guardo le gare, osservo le persone in costume e mi domando come sia possibile che questo mondo lo abbia creato lei ma che nessuno sappia nemmeno che sia esistita.

Sono d'accordo con te. Valentina meritava di meglio. Ha dato troppo a persone che meritavano poco.

Ogni notte sogno che c'è ancora, per poi risvegliarmi nella realtà che le cose non cambieranno.

Valentina aveva tanti sogni, primo tra tutti stare accanto alle persone amate.

Lei lo ha fatto, giorno dopo giorno, mentre noi che siamo qui quando dovrebbe esserci lei (almeno nel mio caso) non siamo in grado di fare molto, se non osservare e sperare che le cose cambino.
Non sta cambiando nulla.
Molti degli "amici" che conosco (e conoscenti poco più che fantasmi) vivono alla giornata, ignorando se stessi e i problemi degli altri.
Provo a ragionare con persone che non sanno ragionare, che non capiscono, e solo perchè hanno ancora qualcosa (o credono di averla) che li porta ad andare avanti.
Io vedo persone che si annientano, che se ne stanno a casa senza fare molto della loro vita, e molte me le sono andate a cercare da solo, sperando che fosse invece il volere di Tina.
Lasciare il mondo per una rinascita globale.
Ma gli amici hanno dimenticato da tempo quanto era bello giocare assieme, uscire assieme.
E i conoscenti hanno dimenticato persino il mio numero di telefono per mandarmi un semplice messaggio e chiedermi come sto.
Il tempo passa nelle vite inutili di tante persone, ma lei non tornerà per renderle persone speciali.
Solo lei riusciva a vederlo.

Quei fantasmi di cui parli non hanno avuto mai intenzione di ritrovarci e lo sapevano, come lo sapevamo noi.
E' stato un momento, per curiosità reciproca, forse per mettere pace alla coscienza, ma se non hanno tempo per loro, per crescere, per maturare, per cambiare, non lo hanno neanche per te, come per altri.
Vivono ancora il momento, come 10-20 anni fa, credendo che durerà per sempre. La scomparsa di Valentina non li ha colpiti perchè non la frequentavano da tempo, anzi è servito ancor più per girarsi dall'altra parte, fingendo di essere le stesse persone di allora.
Non è un reato seguire i manga, semmai è discutibile preferirli a uscire, a vivere una vita reale, come è deprecabile difendere a spada tratta la memoria di un mangaka (comunque pace all'anima sua) e non trovare le stesse parole per Valentina, senza per altro andare mai al cimitero.
Bambini che fuggono dalla vita di adulti: qualcuno sposato? Qualcuno fidanzato? Macchè, vogliono sentirsi adolescenti, indipendenti e spensierati.
Per loro tornare a casa e apparecchiarsi sul divano nel vedere la TV e leggere un libro non è un'alternativa alla solitudine, ma un vero e proprio stile di vita. E non vogliono cambiarlo.
Valentina ci aveva messo in guardia, si era allontanata da loro per queste ragioni.
Sciocchi noi, sciocco io, che ci siamo ricascati.

Se penso al mio dolore è nulla rispetto al loro modo di vivere. Non mi ci scambierei per nulla al mondo.

Vedo un mondo che continua, ma non riesco a farne più parte. Valentina mi manca ogni giorno di più e non riesco a fare parte di quello che ne è rimasto, praticamente nulla.

Jonathan Baldelli: Dedico questa giornata a mia cognata a te Tina che sei una stella che fra tante si distingue perché luminosa e bella un abbraccio al cielo dove le mie braccia arrivano alle stelle e tu fra quelle sei unica sempre Uanathan.

5 mesi senza di lei...
Il tempo riduce le soifferenze? Per me è il contrario. La mia solitudine mi sta uccidendo, ma non fa niente... così potrò rivederla.

Sempre meno si passa su queste pagine, sempre meno si vuole parlare di lei. Come se le paturnie personali che gli amici hanno dipendessero da questa dolce stellina che non c'è più.
Non so veramente cosa dire.